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Della parrocchia in generale

La visita

 

Santa Maria

Brevi cenni folcloristici

 

Sant' Eleuterio

Visita alla chiesa

Brevi cenni folcloristici

 

Sant' Agostino

 

 

Curiosità relative a questo luogo sono tante; abbiamo detto in precedenza che in questa chiesa si conserva, sopra l’altare minore, un crocifisso in legno. Da notizie raccolte si sa che raramente questo viene tolto dalla sua nicchia; ma si ricorda che nel 1893, dopo che da febbraio a metà aprile non pioveva, questo crocifisso insieme a Sant’Eleuterio fu portato in pellegrinaggio nelle contrade, arrivati alla loro ultima tappa, nella cappella di Santa Croce, venne a piovere così forte che per dieci giorni le sacre immagini dovettero restare lì. La devozione per l’effigie della Madonna Addolorata da parte della popolazione di Arce è stata sempre altissima, così ricorrendo il “terzo centenario” nel 1930, la popolazione volle donare alla Madonna una corona d’oro; per raggiungere lo scopo l’intera popolazione contribuì portando in dono alla madonna l’oro necessario per fondere la corona, a tale scopo venne appositamente da Napoli un orafo che trasformo prima l’oro in un lingotto dal peso di 1,3 Kg e che successivamente diventò la splendida corona. La cerimonia di incoronazione avvenne il 28 settembre del 1930 in piazza Umberto I alla presenza del Vescovo Diocesano Mons. Antonio Maria Iannotta, di quello di Pozzuoli Mons. Giuseppe Petrone e delle autorità civili e militari di Arce, Rocca d’Arce e Colfelice; il discorso ufficiale fu tenuto da Padre Rosario Licari di Palermo. Ha perenne ricordo di questo avvenimento fu redatto un atto pubblico a cura del Notaio Francesco Tronconi, il parroco d’allora, Mons. Giuseppe Marrocco, compose per l’occasione due inni alla vergine. Ultimo cappellano della chiesa fu Don Gaetano Pulcini. In settembre ricorrendo il maggior numero di feste in onore della Madonna  viene sempre organizzata una piccola festa in suo onore precedendo la stessa con un settenario di preghiera e riflessione. La chiesa ha subito dei restauri, i primi organizzati dalla  confraternita dei “Dolori di Maria e Cinque piaghe di Gesù”, la cui sede era proprio questa chiesa, i successivi, realizzati nel 198.. a cura di un gruppo di offerenti denominati “Dame e Cavalieri di Maria SS. Addolorata”.