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Della parrocchia in generale

La visita

 

Santa Maria

Brevi cenni folcloristici

 

Sant' Eleuterio

Visita alla chiesa

Brevi cenni folcloristici

 

Sant' Agostino

 

 Nel cielo, sopra questo braccio, l’Eterno Padre nella creazione del mondo, negli angoli: la Giustizia, la Pace, la Carità e la Verità; nelle lunette i profeti Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Nel catino dell’abside vediamo in un coro angelico San Pietro e San Paolo con sotto l’iscrizione: “PETRUS ET PAULUS IPSI NON DOCUERUNT LEGEM TUAM DOMINE” cioè “Pietro e Paolo quegli stessi che insegnarono a noi la tua legge o Signore”. Qui è anche riprodotto lo stemma del Comune di Arce e vi è l’iscrizione relativa al restauro della chiesa; che attualmente non è visibile a causa dell’installazione del nuovo organo da parte della ditta BEVILACQUA di Torre dei Nolfi (Aq), in occasione del 25° anniversario di vita sacerdotale di Don. Antonio MARCIANO, qui vi è l’iscrizione: “LAUDATE DEUM CHORDIS ET ORGANO” cioè “lodate Dio con le corde e con l’organo”.

Il sesto altare è quello dedicato a San Rocco, comprotettore della città di Arce. Anch’esso ha subito dei restauri nel 1956 con l’offerta di tutta la popolazione, vi è la statua del santo, non ha cartiglio ma vi è ugualmente l’iscrizione che è la seguente: “PESTE LABORANTE  ROCHE PATRONUS ERIS” cioè “mentre imperversa la peste o Rocco sarai Patrono”,  come è noto protegge dalla peste. Sovrasta l’altare una piccola tela raffigurante l’Assunzione della Madonna al Cielo.

Il settimo ed ultimo altare è quello dedicato alla Madonna di Pompei; questo fino alla metà di questo secolo era denominato del Crocifisso e/o della Morte perché vi si celebravano i funerali. Il rosone che sovrasta l’altare rappresenta la Madonna Addolorata, nel cartiglio l’iscrizione: “CUJUS ANIMA GEMENTE CONTRISTATA ET DOLENTE PERTRANSIVIT GLAUDIUS” cioè “una spada a Te gemente tenerissima e dolente trapassava l’anima”; sovrasta l’intero altare uno stemma turrito con il monogramma “PAX”. A quest’altare venne cambiata denominazione da altare del Crocifisso, nome dovuto alla pala raffigurante un Crocifisso, a Madonna di Pompei perché vi si tenevano i “sabati” a Lei dedicati, ed essendo la tela logora e abolita la funzione principale dell’altare, cioè la celebrazione die funerali nel 1956 fu realizzato il mosaico e l’altare in marmo come appare attualmente, il quadro della Madonna è opera dell’artista locale Marco D’EMILIA, ed ha sostituito la stampa rubata. Il cielo è affrescato con l’offerta di Giuda il Maccabeo al tempio di Gerusalemme perché si offrisse un sacrificio per i suoi soldati morti (II Maccabeo XII, 43). Proseguendo si passa vicino alla nicchia contenente le statue dell’Addolorata e dell’Immacolata, passando oltre si ammira il grande Crocifisso; il cielo è affrescato con degli angeli ovali che contengono  angeli con i simboli della passione. Tornati al centro della chiesa e voltandoci a guardare sopra l’ingresso principale possiamo ammirare l’organo antico, opera del celebre organaro CATARINOZZI e l’affresco nel cielo del  braccio che rappresenta il trasporto dell’arca dell’alleanza intorno alle mura di Gerico, che con squilli di trombe fecero cadere le mura della città (Giosuè VI, 1-27).  >>> Segue